Argentina, il flop dei treni superveloci che vanno più lenti di 1890

Il ministro Florencio Randazzo presenta i nuovi treni

BUENOS AIRES – Treni superveloci e dotati di tutti i confort: aria condizionata, sedili reclinabili, porte automatiche, tv, trasporto auto e carrozza ristorante. Peccato però che viaggino più lenti del 1890, a causa delle pessime condizioni della rete ferroviaria. Succede in Argentina dove la rivoluzione della nazionalizzazione dei treni, fortemente voluta dalla presidente Cristina Fernandez de Kirchner e lanciata in pompa magna dal suo braccio destro, il ministro dell’Interno e dei Trasporti, Florencio Randazzo, si è rivelata un clamoroso flop.

Colpa della geografia ostica del Paese che ha sempre ostacolato la costruzione di buone vie di comunicazione. In molti tratti impervi il nuovo treno è costretto a viaggiare ad una velocità media non superiore ai 36 km orari invece dei 150 per cui sarebbe programmato. Così il primo viaggio del treno che collega Buenos Aires a Cordoba è durato 19 ore e 30 minuti, mezzora di più rispetto al 1890 quando i treni a carbone percorrevano la stessa tratta. E il doppio del tempo rispetto all’auto.

Morale: ora la presidente Kirchner dovrà ammodernare anche i binari. I lavori sono già partiti ma potrebbero volerci mesi, se non anni, prima di poter vedere il primo treno sfrecciare alla velocità ottimale.

 

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Daniela Lauria