Al gigante bancario svizzero UBS AG sono occorse non meno di 43 pagine sfornate dal dipartimento delle risorse umane per compilare un codice di abbigliamento, valido in tutte le sue 300 filiali sparse nel mondo, che tutti i dipendenti devono rigorosamente osservare affinchè il modo in cui si vestono sia compatibile con l’austera immpagine della corporazione.
Niente frivolezze, ma quel che risalta di più nel codice è che a entrambi i sessi è fatto divieto di ”in alcun modo mostrare la propria biancheria intina”.
Secondo il Wall Street Journal un nutrito capitolo del codice è riservato alle donne, cui viene ordinato ”di recarsi regolarmente dal parrucchiere per ritoccare il taglio e il colore dei loro capelli se se li tingono”.
Altro divieto è di indossare camicette con le maniche corte o scollature che possano distrarre il personale dal lavoro. Anche col trucco occorre andarci piano: niente di troppo appariscente.
Quanto agli uomini, il codice impone di indossare vestiti grigio scuro, neri o blu classico, senza neanche pensare di mai togliersi la giacca. Così abbigliati, afferma il codice, essi ”simbolizzeranno competenza, formalismo e sobrietà”.
La UBS AG tempo addietro è rimasta coinvolta in un grave scandalo di evasione fiscale che si concluse con il pagamento da parte della banca al governo americano di multe per l’ammontare di 780 milioni di dollari.