ROMA – Barbara Contini, ex inviata dell’Osce in Bosnia “avrebbe condotto bizzarre negoziazioni con un leader croato tra fiumi di whiskey e dialoghi hot”. L’accusa è contenuta in un’inchiesta de L’Espresso che cita Victoria Fontan, diplomatico che oggi insegna alla ‘University for Peace’ delle Nazioni Unite in Costa Rica, autore del volume ‘Decolonising Peace’, Dignity Press dove racconta la trattativa.
Barbara Contini, candidata alle ultime elezioni con il Centro democratico di Bruno Tabacci, ex senatrice del Popolo della Libertà ha ricoperto anche il ruolo di inviata dell’Osce prima in Bosnia e poi in Iraq dove fu nominata responsabile della ricostruzione a Bassora e poi amministratrice della provincia di Dhi Qar, che includeva la città di Nassiriya, dove erano stanziate le truppe italiane.
L’Espresso riporta uno scambio molto piccante tra la Contini e il leader croato: «Questa notte, quando farò l’amore con mia moglie, penserò a te». «Bastardo!». «Vuoi fumare?». «Voglio far uscire fuori qualcos’altro da te».
L’Espresso continua: Barbara Contini decide di voler incontrare il leader croato che di fatto controlla la città di Drvar, Drago Tokmadjia nel settembre del 2001.
L’incontro, continua il settimanale, si svolge in un locale molto in vista: il Rimini, “Credo che fosse voluto – spiega Fontan a L’Espresso – fissare l’incontro in quel posto per lei era un modo di far sapere a tutti che avevamo il consenso del politico locale più estremo e che quindi a quel punto potevamo fare il nostro lavoro. Ma appena Tokmadjia e Contini si incontrarono, il meeting scivolò rapidamente su un piano sessuale – continua – era chiarissimo che stava cercando di negoziare in un modo che lei pensava fosse attraente per lui”. “Poi il whiskey prese a scorrere e alla fine, uno ha cominciato a rivolgersi all’altro in modo sessualmente esplicito”.