Gli americani nelle gastronomie di lusso chiederanno di Bareu e tajarin al posto di Barolo e tagliolini. Sì perché negli Stati Uniti la promozione dei prodotti tipici piemontesi sarà in dialetto e non in italiano. E’ l’idea di Claudio Sacchetto, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, leghista come il presidente Cota.
Sacchetto è arrivato negli Usa con un video, due pieghevoli e un catalogo che dovrà offrire su internet pasta e bottiglie. L’iniziativa vuole cavalcare il successo di Eataly, une megastore nato a New York interamente dedicato alla cucina italiana.
Ma la pubblicità in piemontese non è piaciuta all’ex presidente Mercedes Bresso: “Voler esportare la cultura enogastronomica piemontese in dialetto significa non farsi capire da nessuno sui mercati esteri, Nessuno cambierebbe il made in Italy con il made in Padania”. E aggiunge: “negli Stati Uniti la stragrande maggioranza degli italo-americani è di origine meridionale, per cui la scelta compiuta dalla Regione Piemonte appare ancora più oscura”.