L’ex terrorista Cesara Battisti chiede il perdono dell’ “Italia cristiana” con un “atto di nobiltà ”. Lo fa dal carcere brasiliano di Papuda, dove si trova in attesa della decisione del tribunale federale in merito all’estradizione richesta dalle autorità italiane, tramite una lettera scritta a mano e consegnata ai senatori Suplicy (Partito dei lavoratori) e Nery (Socialismo e libertà ).
“Mi chiedo se non sia giunta l’ora che l’Italia mostri il suo lato cristiano, per il quale il perdono è un atto di nobiltà . La mia situazione è terribile – scrive Battisti – sono allibito, disarmato, di fronte all’ostilità , all’odio colmo di rancore dei miei avversari. Perfino i nemici giungono ad una tregua e si perdonano. Non ce la faccio a pensare a me come a qualcuno capace di fare nemmeno un centesimo di tutto ciò che mi attribuiscono.”