Il sistema di truffa è simile a quello usato da Bernard Madoff negli Usa, ma è successo in Benin, in Africa. Migliaia di persone hanno perso tutti i loro risparmi e hanno citato in giudizio il capo dello Stato, che accusano di complicità.
La truffa con la piramide di Ponzi, simile a quella che lo scorso anno è valsa 150 anni di carcere a Bernard Madoff, consisteva nel remunerare i primi investitori con denaro depositato da nuovi clienti. Quando lo scandalo è scoppiato, all’inizio di luglio, il presidente Boni Yayi ha silurato il ministro dell’interno Armand Zinzindohoue’ e ha ordinato un’inchiesta.
Secondo la Commissione d’inchiesta, al 15 agosto 130.982 persone, vittime della truffa, hanno sporto denuncia dopo aver sottoscritto contratti di un valore di 106 milioni di euro presso societa’ finanziarie la principale delle quali e’ la beninese ICC-Services. La società prometteva un margine di guadagno trimestrale del 150, se non addirittura del 200, con rimborso del capitale entro un anno. ”Sono persone di varie origini e classi sociali. Alcuni hanno perso i risparmi di una vita. Altri, responsabili di servizi finanziari, hanno preso i soldi delle loro aziende, altri si sono fatti prestare soldi da usurai o dalle banche.
“E’ una vera catastrofe sociale”, ha spiegato Marc Videgla, dirigente di un centro incaricato di recensire le vittime della maxi-truffa. Sostenuti dal principale leader dell’opposizione, Adrien Houngbedji, molti hanno presentato denuncia contro il presidente, accusato di avere legami con la Icc-Services.