ROMA – “Bergoglio troppo di sinistra”: cardinale sloveno Rode attacca Papa Francesco. A 80 anni il cardinal Franc Rode, massima autorità religiosa slovena, non potrà più partecipare a un conclave: forse per questo può esprimersi senza troppi scrupoli, anche a proposito del Pontefice. Che accusa, senza mezzi termini di essere troppo di sinistra. Non ha detto comunista ma siamo lì. Mentre deve constatare quanto Bergoglio ci sappia fare con i media e come sia apprezzato dalle masse che ne adorano umanità e schiettezza, sulla politica e sull’economia, proprio non ci siamo, secondo Rode.
Senza ombra di dubbio il Papa è un genio della comunicazione. Comunica molto bene con la moltitudine, i media e i fedeli. «Un gran vantaggio – ha aggiunto – è che appare simpatico. Dall’altra parte le sue opinioni, relative al capitalismo e alla giustizia sociale, sono eccessivamente di sinistra. Si vede come il Papa sia segnato dall’ambiente da cui proviene. Nel Sud America ci sono grandi differenze sociali e grandi dibattiti su questa situazione si susseguono ogni giorno. Ma questa gente parla molto, ma risolve pochi problemi. (Il Piccolo di Trieste)
Rode, segnato dall’esperienza titina, da arcivescovo di Lubiana si fece promotore di una Chiesa liberista e attenta alle ragioni dell’economia di mercato, dopo la sbornia statalista. Con Tito al potere è stato per anni in Argentina per sfuggire alle persecuzione di Stato, lui uomo profondamente di destra. Peccato l’adozione di un modello spinto di capitalismo al crack finanziario dell’arcidiocesi di Maribor (per non parlare della lussuosa dimora che si è fatto costruire e per la quale è sotto inchiesta a Lubiana).
L’attacco al Papa, curiosamente, sembra ricalcare alla perfezione il giudizio ironico con cui, dall’altra parte della barricata ideologica, il simpatico Jena (la pillola giornaliera de La Stampa fornita da Riccardo Barenghi):
Il diritto al lavoro non può essere considerato una variabile dipendente dai mercati finanziari e monetari». L’ha detto il leader della sinistra, cioè il Papa. (Jena, La Stampa)