ROMA – Nell'ultimo anno prima di essere scovato e ucciso dalle forze americane nel bunker di Abbottabad, Osama bin Laden era convinto che fosse ancora troppo presto per la creazione di uno stato islamico e ossessionato dalla presenza di spie e traditori nella rete di Al Qaida. Lo rivelano alcuni delle migliaia di documenti ritrovati nel bunker e da due mesi allo studio degli esperti anti-terrorismo Usa.
Solo pochi mesi prima che la primavera araba ebbe inizio, scrive il Washington Post, Osama aveva avvertito i suoi affiliati in Yemen di mettere da parte le loro ambizioni regionali e rimanere concentrati su un attacco agli Stati Uniti perche' "non era il momento giusto per creare uno stato islamico". Dai documenti emerge anche che il capo di Al Qaida aveva dato l'ok alla creazione di un'unita' di controspionaggio che individuasse la presenza di spie e ne impedisse la penetrazione.
I documenti rivelano inoltre di contatti tra bin Laden e Ayman al Zawahri, diventato ora numero uno di Al Qaida, nei quali i due esprimono la loro frustrazione rispetto al fatto che gli Stati Uniti non sono piu' percepiti dai musulmani come il primo fronte della guerra di religione.