E’ finalmente libera la Premio Nobel per la pace birmana Aung San Suu Kyi, in carcere da 7 anni consecutivi. Funzionari del governo si sono recati nella sua residenza per notificarle l’ordine di rilascio.
Da 24 ore centinaia di sostenitori sono radunati nella sede del suo partito Nld (Lega nazionale per la democrazia) a Rangoon per attendere la loro leader, simbolo della lotta per i diritti civili in Birmania.
Circa 150 persone – tra cui molti giornalisti – si sono riunite nei pressi della residenza del premio Nobel per la Pace, in University Avenue.
L’avvocato Nyan Win ha riferito che intorno alle 5 e 30 della mattina erano arrivate le auto della polizia e che gli agenti le hanno letto l’ordine di scarcerazione. “Ora è libera”, ha detto davanti alla folla che è stata ripagata. La leader birmana è uscita e ha salutato. Guardando il suo volto sulle magliette e tra le mani delle persone.
“Dobbiamo lavorare insieme, all’unisono, per raggiungere il nostro obiettivo”, ha detto. E poi ha invitato i suoi sostenitori a tornare domani, quando farà il suo primo discorso dopo la liberazione. Significativamente, le forze di sicurezza birmane non sono intervenute per disperdere la folla, cosa piuttosto rara nel Paese.