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Birmania, 90 morti negli scontri tra manifestanti anti-golpe e militari: ucciso anche un bambino di 5 anni

Birmania, 90 morti negli scontri tra manifestanti anti-golpe e militari: ucciso anche un bambino di 5 anni. E’ salito ad almeno 90 morti il bilancio dei morti in Birmania nella repressione dei militari contro le proteste anti-golpe.

Lo riferiscono alcuni testimoni e i media locali, scrive il Guardian online, mentre il leader della giunta difende i soldati sostenendo che avrebbero protetto il popolo e la democrazia.

Aggiornamento dell’articolo delle ore 14:47.

Birmania,  90 morti negli scontri: è uno dei giorni più sanguinosi dal colpo di Stato che ha rovesciato il governo

E’ uno dei giorni più sanguinosi dal colpo di Stato che ha rovesciato il governo di Aung San Suu Kyi.

Ci sarebbe anche un bambino di 5 anni tra gli oltre 90 morti e un bambino di un anno sarebbe stato colpito a un occhio da un proiettile di gomma. Lo riferisce il portale di notizie Myanmar Now, ripreso dal Guardian.

Come scrive l’Ansa, le vittime totali della repressione seguita alla protesta potrebbero oggi raggiungere quota 400. Tra i morti di oggi anche un giovane calciatore locale di una squadra under 21.

Nella capitale Naypyidaw i militari celebrano la giornata delle forze armate con una massiccia parata. Il bilancio più pesante è stato registrato a Rangoon, capitale economica del Paese, dove almeno cinque manifestanti sono morti in violenti scontri notturni con la polizia.

Scontri con 90 morti: il comunicato dell’ambasciata Usa in Birmania

L’ambasciata Usa in Birmania ha condannato l’esercito per l’uccisione di “civili disarmati” nella repressione delle proteste che sono seguite al golpe di febbraio.

“Le forze di sicurezza stanno uccidendo civili disarmati, compresi bambini, proprio le persone che hanno giurato di proteggere”, si legge in un comunicato diffuso sulla pagina Facebook dell’ambasciata.

Birmania, oltre 90 morti:  è il giorno della vergogna

 Sarebbero più di 90 le persone uccise oggi in Birmania, in una repressione delle proteste contro il golpe militare sempre più sanguinosa, nel giorno in cui l’esercito celebrava la Giornata delle Forze Armate.

Lo riferisce il Guardian, citando notizie dirette di testimoni sul posto. “Oggi è un giorno di vergogna per le forze armate“, ha detto a un forum online il dottor Sasa, portavoce del CRPH, un gruppo anti-giunta costituito da legislatori deposti.  

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