Bolivia, le modelle e il generale: trafficanti di coca a bordo dei narcojet

Evo Morales

ROMA – Una modella e un generale: sarebbero loro gli insospettabili protagonisti dell’ultima saga del traffico di droga in Bolivia.

Marina Moroche, 19 anni, racconta il Sole-24 Ore, è agli arresti domiciliari a Santa Cruz de la Sierra, seconda città boliviana dopo La Paz. Non ha saputo spiegare agli inquirenti da dove venissero 100mila dollari. Non solo: sarebbe implicata negli affari di Eliane Cuellar, un’altra modella boliviana definita teste cruciale nel traffico Bolivia-Argentina-Spagna.

René Sanabria, generale, ex capo di stato maggiore, ex direttore della sezione “Lotta al traffico di stupefacenti”, è stato arrestato con l’accusa di aver inviato 144 chili di cocaina negli Stati Uniti, passando da Panama.

I due si servivano di eleganti “narcojet”: piccoli aerei che dalla Bolivia raggiungevano le altre città dell’America Latina, da cui poi partivano Boeing o navi cargo dirette in Spagna.

Normale che le modelle che lavoravano insieme a Molina viaggiassero molto, alloggiassero in grandi alberghi, e magari godessero, come sottolinea il Sole 24 Ore, di una sorta di impunità davanti alle perquisizioni e ai controlli degli aeroporti.

Ma alla fine Las Magnificas sono finite nella rete degli inquirenti. La prima è stata Eliane Cuellar, fidanzata del colombiano John Wilson Diaz Velez, arruolata a un cartello importante.

Sanabria, è stato descritto efficacemente dai suoi colleghi: “un poliziotto che godeva del prestigio di tutti e ora parrebbe assurdo constatare che sia il capo di un cartello internazionale di narcotrafficanti. Ma purtroppo è così”.

Si era meritato persino il titolo di miglior allievo della Dea, l’agenzia antidroga degli Stati Uniti. Alla guida della Feelcn, la Forza speciale di lotta contro il narcotraffico, aveva raggiunto risultati eccellenti nella lotta al traffico di droga.

Il generale, ricorda il Sole, ha resistito anche alla tempesta del 2008, quando l’arrivo al governo di Evo Morales ha portato tensioni con Washington. Il presidente boliviano decise di espellere gli agenti della Dea perché collusi con i trafficanti. Sanabria si salvò. Questa volta non c’è riuscito.

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Maria Elena Perrero