I diplomatici hanno inviato una lettera di protesta alla struttura per la scelta di intitolare la borsa a Neda Agha Soltan, chiedendo di non prendere posizione ed entrare nel merito di questioni interne alla Repubblica islamica: «Neda è morta in circostanze poco chiare e il suo caso non è stato ancora risolto dalle autorità, pertanto sarebbe meglio se l’Oxford University, per preservare il proprio prestigio scientifico, evitasse di dare vita a simili malintesi, poco costruttivi per i rapporti tra Iran e Gran Bretagna».
La notizia è stata diffusa anche dalla tv iraniana che ha commentato: «È una mossa politicamente motivata». A fare scattare le ire degli ayatollah è stata la vittoria della prima borsa da parte di una studentessa di origini iraniane, ma il rettore Paula Madden ha tenuto a precisare che i nomi dei titolari vengono scelti «nei limiti della ragionevolezza» dai donatori che le finanziano, e quello principale è di nazionalità inglese.