SAN PAOLO – Sono quasi 43 mila in Brasile i minorenni, in grande maggioranza ragazzine tra i 10 e i 14 anni regolarmente sposati nonostante la legge lo proibisca.
Un'inchiesta sul censimento demografico brasiliano del 2010, pubblicata dal quotidiano Estado de S.Paulo, rivela un numero altissimo di coppie fisse nelle quali uno dei coniugi (e a volte entrambi) sono sotto la soglia permessa dalla legge. La proporzione dei minori di 14 anni sposati e' di 30 bambine per un bambino.
La geografia del censimento rivela, come era lecito aspettarsi, che i matrimoni o le unioni consensuali con minori di 14 anni sono concentrate negli stati piu' poveri e decentrati, dove la presenza della legge e dell'educazione e' meno sentita. Non a caso, sono gli stati amazzonici dell'Acre e della Rondonia, ai confini estremi nord e ovest del Brasile, quelli con la maggior incidenza di casi del genere, con un comune sperduto della Roraima, Alto Alegre, che detiene il record: 2,2% dei matrimoni sono con ragazzine sotto i 14 anni.
L'incidenza piu' bassa e' invece negli stati piu' urbani e sviluppati, e meno rurali, Rio Grande do Sul, Distretto Federale (Brasilia) e San Paolo. Per la legge brasiliana il matrimonio con una ragazza tra 14 e 16 anni deve essere autorizzato da un giudice, mentre l'unione anche stabile con i minori di 14 anni e' punita come ''stupro di vulnerabile''. Difficile pero' punire il 2% delle coppie sposate di un comune in fondo all'Amazzonia.