Secondo una prima ricostruzione degli investigatori brasiliani, due sconosciuti hanno fatto inginocchiare don Ruggero, originario del veneziano, e gli hanno sparato due colpi, uno al volto e l’altro in testa.
I due sono stati visti fuggire con degli oggetti appartenenti a Ruvoletto e sono poi spariti dopo aver scavalcato il muro di cinta della parrocchia.
Sono stati gli abitanti del quartiere di Santa Etelvina, alla periferia della città brasiliana di Manaus, a dare indicazioni alla polizia per arrestare i tre giovani sospettati di aver ucciso oggi il missionario italiano Ruggero Ruvoletto.
Secondo gli stessi inquirenti due dei fermati sono Eduardo Felipe da Silva di 18 anni, già sospettato di aver ucciso un ragazzo lo scorso sabato e Francesco Arajuo Barbosa di 19. Del terzo non è stato reso noto il nome.
I media precisano inoltre che le indagini sono guidate dallo stesso comandante della Polizia Militare locale, Dan Camara coadiuvato dal titolare ad interim della Polizia Civile, Divanilson Cavalcante.
Con ogni probabilità, è stato un tentativo di rapina a costare la vita al missionario italiano, ucciso senza pietà nella sua parrocchia di Santa Evelina, alla periferia di Manaus, capitale dello stato dell’Amazzonia, nel nord-est del Brasile.
Inizialmente si era parlato di due colpi, uno alla nuca ed uno al volto. In base ad informazioni giunte da Manaus alla diocesi di Padova durante l’assalto nella parrocchia sarebbero stati rubati una cinquantina di reali (circa una quindicina di euro), ma molto altro denaro sarebbe stato lasciato nell’abitazione del sacerdote.
Il corpo senza vita di Ruvoletto (52 anni, originario di Vigovono, in provincia di Venezia) è stato ritrovato, come testimoniato da un diacono,inginocchiato, vicino al letto con il capo reclinato, colpito da un proiettile.
Il sacerdote era giunto nella parrocchia di Santa Evelina, nel 2006, dopo essere stato prima direttore del Centro missionario della diocesi di Padova. Era già stato a lungo impegnato in Brasile nella sua opera di missionario nella Baixada Fluminense, poverissimo quartiere di Rio de Janeiro. Secondo il segretario della sicurezza pubblica dello stato dell’Amazzonia, Francisco Sà, Ruvoletto sarebbe stato ucciso intorno alle 06:30 locali (le 11:30 in Italia).
Alcuni testimoni hanno riferito di due “sconosciuti” visti fuggire con alcuni oggetti appartenenti al religioso e che si sono dileguati dopo aver scavalcato il muro di cinta della parrocchia. Il segretario della sicurezza pubblica Sà ha tuttavia tenuto ad affermare che, in base ai primi indizi raccolti dalla polizia, “é ancora prematuro” parlare delle cause dell’omicidio di Ruvoletto, che ha suscitato grande emozione a Santa Evelina, dove centinaia di abitanti del sobborgo di Manaus si sono raccolti attorno alla parrocchia per rendere omaggio alle spoglie del missionario italiano, che verrà sepolto in Italia.
La polizia è dovuta intervenire per disperdere la folla di parrocchiani, tra i quali Ruvoletto era molto popolare. “Era un buon sacerdote. Era molto ben voluto dalla comunità. C’é grande commozione in tutta la città”, ha detto padre Danival de Oliveira, dell’arcidiocesi di Manaus. Ruvoletto aveva anche un suo blog, in cui compariva la sua foto, con una t-shirt arancio e una barba fluente, e a cui avevano aderito un grande numero di suoi “amici”.
Domani mattina a Manaus ci sarà una messa per don Ruggero.