BRASILIA – Gabriele Fogazzi, 32 anni bresciano, lo scorso 31 gennaio è scomparso nel nulla in Brasile, mentre era in vacanza con la famiglia a Puerto Seguro, nello stato di Bahia. Dopo quasi due mesi, la famiglia chiede risposte e lancia un appello al Presidente della Repubblica, il ministero degli Affari Esteri e al consolato onorario d’Italia a Salvador de Bahia.
La sera del 31 gennaio, Gabriele uscì dicendo che non sarebbe tornato per cena, ma in realtà non è mai più rientrato. Dopo alcuni giorni, il 4 febbraio, i genitori hanno sporto denuncia per la scomparsa ma ad oggi non si sa ancora nulla. Due giorni dopo la denuncia, nel bosco di Puerto Seguro è stato rinvenuto il cadavere di un uomo con un foro di proiettile in testa. La salma però era irriconoscibile dato lo stato di decomposizione accelerato forse dovuto anche all’acido.
L’unica soluzione era l’esame del Dna. Ma sebbene gli agenti avessero assicurato i risultati dopo un paio di giorni, dopo il prelievo di tamponi salivari dai genitori di Gabriele nulla più si è saputo.
I genitori, che nel frattempo, hanno deciso di tornare in Italia, vogliono vederci chiaro e hanno assunto un avvocato bresciano. Ma per farlo hanno senz’altro bisogno di un aiuto, per così dire, più istituzionale.