Un’azienda piuttosto particolare, che si faceva pagare l’equivalente di 12 mila euro per far fuori chiunque, è stata scoperta dalla polizia di San Paolo in Brasile.
“A Firma” (la ditta, in portoghese) era composta da agenti ed ex agenti della polizia militare e agiva da sei anni su ordinazione: bastava depositare i 30 mila real richiesti su un conto corrente e specificare la persona da uccidere o da far sparire. “L’azienda” si incaricava di tutto e garantiva l’anonimato completo. In un appartamento in un quartiere bene di San Paolo gli investigatori hanno scoperto un vero e proprio arsenale, con pistole, fucili di precisione, mitragliatori e giubbotti antiproiettile.
L’impunità della “ditta” è finita con l’assassinio dell’ispettore Noaldo Yamashita, un “incorruttibile” che stava dando fastidio a molti poliziotti corrotti. Yamashita è stato lunedì 12 aprile, ma prima di morire crivellato di colpi ha colpito cinque volte al petto il suo assassino mascherato. Grazie al giubbotto protettivo, l’uomo – un ex agente militare – é sopravissuto, ma ha dovuto farsi medicare in ospedale.
I segni inequivocabili hanno suscitato i sospetti dei medici, che hanno chiamato la polizia: messo sotto torchio, l’uomo ha confessato, non senza minacciare di morte gli inquirenti se avessero proseguito le indagini. In pochi giorni l’indagine ha rivelato decine di depositi sul conto della “ditta”, e una ventina di persone sono finite in un penitenziario di alta sicurezza.