In Brasile una ragazza è stata espulsa dall’ateneo privato che frequentava perché il suo abbigliamento era troppo sexy. A protestare sono stati i suoi compagni, irritati contro la ragazza che si era presentata in classe con una minigonna rosa, look giudicato troppo esplicito.
Geysi Villa Nova Arruda, questo il nome della ventenne, è stata scortata dagli agenti fuori dall’istituto coperta dal cappotto di uno dei professori. Dalla Bandeirante University, l’ateneo privato nei dintorni di San Paolo che la ragazza frequentava, spiegano che Arruda «violava i principi etici e la dignità accademica». Le motivazioni dell’espulsione sono state pubblicate su un quotidiano locale.
All’uscita dall’istituto, la ragazza è stata insultata da circa 700 compagni d’università, che l’hanno tra l’altro chiamata «puttana». Il momento dell’abbandono della Bandeirante University è stato immortalato con un telefonino e il video è stato messo su YouTube. Dopo ventimila visualizzazioni e i link sulle pagine di Twitter, Arruda è diventata una sorta di icona femminista ed è scattata la corsa delle tv per raccogliere il suo sfogo. In alcuni talk show la ragazza ha raccontato l’umiliazione di essere cacciata a forza dall’università e ha affermato di essere «una vittima».
I portavoce della Bandeirante hanno spiegato che la decisione è stata presa di comune accordo dai ragazzi e dallo staff, dopo che le hanno «chiesto più volte di cambiare atteggiamento». Sulla vicenda è intervenuta anche la responsabile delle politiche per le donne del comune di San Paolo, Nilcea Freire, che ha fatto sapere di voler chiedere spiegazioni alle autorità universitarie «per discriminazione e comportamento di assoluta intolleranza».