NEW YORK – Chi era Bryce Williams, il giornalista che ha ucciso gli ex colleghi Alison Parker e Adam Ward, riprendendo tutto con il suo smartphone e postando il video su Twitter e Facebook? Williams, 41 anni e il cui vero nome è Vester Lee Flanagan II, accusava gli ex colleghi di essere dei razzisti. Per il giornalista, in realtà, tutti erano razzisti: una ossessione che gli era già costata il lavoro in altre redazioni.
Giornalista sempre presente sui social media, tanto da condividere online anche l’omicidio a sangue freddo dei suoi ex colleghi Williams ha lavorato alla WDBJ-TV tra il 2012 e il 2013 come giornalista multimediale e il suo capo, Jeff Marks, lo descrive così:
“Vester era un uomo infelice. Lo avevamo assurto come reporter e aveva talento ed esperienza. Si era creato velocemente una la reputazione di una persona difficile con cui lavorare. Era sempre lì ad attendere che le persone potessero dirgli qualcosa per cui offendersi. Così, dopo diversi incidenti legati alla sua aggressività, lo abbiamo licenziato e non l’ha presa bene. Abbiamo dovuto chiamare la polizia per scortarlo fuori dall’edificio”.
Una persona aggressiva e convinta che tutti i suoi colleghi fossero razzisti e pronti a screditarlo. In un fax alla Abc, documento di 23 pagine, Williams nel suo delirio spiega di voler punire i colleghi razzisti e di aver preso la decisione dopo la strage di Charleston:
“Perché lo faccio? Ho comprato una pistola il 19 giugno 2015. La sparatoria nella chiesa di Charleston è avvenuta il 17 giugno 2015. A mandarmi in bestia è stata la sparatoria in chiesa e su ognuno dei miei proiettili a punta cava ci sono le iniziali delle vittime”.