Buenos aires: almeno 500 mila famiglie vivono nelle Bidonville

BUENOS AIRES, 5 OCT – In Argentina si chiamano ''villas miserias'', baraccopoli dove e' difficile accedere ai servizi base come acqua, gas ed elettricita': secondo un rapporto diffuso dall'organizzazione non governativa ''Un tetto per il mio Paese'', nell'area metropolitana della capitale, la grande Buenos Aires (composta da 30 distretti), sono almeno 192, alle quali si sommano 633 insediamenti cosiddetti ''informali'' (complessivamente il 16,7% in piu' del 2001). In questa situazione abitano almeno 500mila famiglie. Nella sola citta' sono 14, con 150mila abitanti.

Qui la piaga tra i giovanissimi e' il consumo del ''paco'', droga a basso costo e ad alto tasso di assuefazione, una porcheria chimica residuato della preparazione della cocaina, che i ragazzini spacciano a 7-10 pesos a dose (poco piu' di un euro) anche solo per comprarsi un paio di scarpe di marca, vero e proprio status symbol, traguardo da conquistare per i piu'.

Quasi un quarto della popolazione dell'area metropolitana della capitale, che si attesta su circa 12milioni di persone, affolla le stamberghe di questi insediamenti privi di strade e reti igieniche.

E anche la presenza della polizia lascia a desiderare, per questo le organizzazioni criminali vi eleggono il quartier generale dei propri commerci illeciti, come avviene ad esempio nella ''villa 1-11-14'', nel Bajo Flores, comunita' da 40mila persone, considerata la piu' violenta, data la forte infiltrazione del narcotraffico.

La maggior parte degli abitanti sono immigrati, arrivano dalle regioni interne dell'Argentina o da Paesi vicini, soprattutto Bolivia e Paraguay. Molti lavorano notte e giorno, con grande dignita': manodopera in nero, a basso costo. Si sforzano di portare i propri figli in scuole lontane dal quartiere, per cercare di tenerli alla larga dal ''paco''.

Tornano in case di dieci-venti metri quadri, che nel corso del tempo vengono trasformate in improbabili palazzine, abbellite con mani di colore verde, rosa, azzurro: facciate multicolori visibili anche da una delle principali autostrade che dal nord entrano nella capitale, la Illia.

E' in questa zona, a Retiro, che si sviluppa la ''villa'' piu' antica, la ''31'', di recente cresciuta con l'annesso ''31 bis'', ma la piu' popolosa e' la ''21-24'', 66 ettari di baracche che si sviluppano sempre piu' anche in verticale.

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