Buenos Aires, il municipio non paga la luce: black out nelle piazze

BUENOS AIRES – Ora è toccato all’emblematico Obelisco che spicca nel centro di Buenos Aires, rimanere al buio. Come già era successo nei giorni scorsi a monumenti e fontane di varie piazze della capitale. Sono black out di avvertimento che le compagnie Edesur (controllata dall’italiana Enel) ed Edenor minacciano di estendere perché il governatore della città, Mauricio Macri, di centro-destra, si rifiuta di pagare le bollette, adducendo che il governo dalla peronista Cristina Fernandez de Kirchner, gli ha ridotto i sussidi sui consumi di elettricità. Un inusuale braccio di ferro, che spicca sulle prime pagine di tutti i giornali. Per il quale, al di là delle accuse e controaccuse politiche tra i protagonisti, i ‘porteños’, i cittadini di Buenos Aires, si chiedono quali saranno i prossimi luoghi pubblici a restare al buio.

Nonostante ciò, gli oppositori di Macri definiscono ”vergognosa” la sua posizione, mentre altri accusano il governo centrale di ”discriminazione”, perché non tutti gli altri governatorati del Paese si sono visti ridurre i sussidi sull’elettricità. Ed insinuano che, dietro a tutto ciò, ci sia lo zampino della Casa Rosada. Cioè la presidente Cristina, che avrebbe convinto Edesur ed Edenor, a partire con i black out ben selezionati. Ed hanno minacciato di ricorrere alla giustizia. Per Baires il buio a scacchi rischia insomma di diventare un incubo.

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Elisa D'Alto