Sono stati rilasciati gli otto poliziotti iraniani che avevano sconfinato in Pakistan. Gli otto sono stati consegnati alle autorità di frontiera iraniane, secondo quanto scritto dalla agenzia Fars. Si avvia a conclusione una vicenda che sembrava potesse aumentare la tensione tra i due Paesi dopo l’attentato che il 18 ottobre scorso ha causato la morte di 42 persone nel Balucistan.
In un primo tempo era stato annunciato che gli arrestati erano undici e tutti Guardiani della rivoluzione iraniana, il corpo di elite fedelissimo a Mahmoud Ahmadinejad. La notizia è poi stata smentita da diversi canali televisivi in lingua araba. Gli iraniani arrestati erano impegnati in un’operazione di ricognizione al confine tra i due paesi, dove ha i propri covi Jundollah, il gruppo terrorista sunnita accusato da Teheran di avere commissionato l’attentato suicida nel Balucistan.
Tra le vittimeci furono anche sei Guardiani della Rivioluzione. I loro colleghi, sorpresi dai soldati Pakistan nell’area di Mashkhel, si erano difesi affermando di aver attraversato il confine accidentalmente.
