Circa 300 annegati, per un tuffo in acque vietate o dopo aver consumato alcol: è il bilancio degli ultimi dieci giorni di caldo record in Russia, in particolare nella giungla di cemento della capitale, dove i moscoviti hanno perso d’assalto piscine, fontane, fiumi e laghetti. Anche l’agricoltura è in crisi per la prolungata siccità, soprattutto nelle regioni del Volga, dove la temperatura sfiora i 40 gradi e ha già bruciato il 15 per cento della superficie coltivata (il 45 per cento nella zona di Penza).
Il premier Vladimir Putin ha annunciato un’imminente riunione ministeriale per fronteggiare il problema e sostenere i produttori, dopo che 12 regioni hanno proclamato lo stato di emergenza. Ma i dati più allarmanti riguardano la perdita di vite umane. Solo nella scorsa settimana sono annegate 285 persone, di cui 63 nella sola giornata di martedì, ammonisce la protezione civile, ricordando che altre centinaia sono state soccorse.
Anche ieri il caldo ha mietuto le sue vittime a Mosca, portando il bilancio a 46 dall’inizio di giugno. Da almeno tre settimane la capitale, come gran parte della Russia, soffre le insolite temperature africane, sempre superiori a 30 gradi, con punte anche di 35-36 in alcuni giorni. Un clima che ha fatto impennare le vendite di condizionatori e ventilatori, ma anche la ricerca di refrigerio all’aperto, ovunque ci siano acqua e ombra. Così nei week-end parchi e giardini diventano la nuova mecca del fresco, soprattutto se vicino a fiumi o laghetti.
L’alberato boulevard dei giardini, in pieno centro, resta il ritrovo tradizionale per i tornei di scacchi e di ‘biliardo da nave’, mentre lo stagno del monastero di Novosspaski si trasforma in una piscina per piccoli e adulti, con le giovani che prendono il sole in topless all’ombra delle cupole dorate.
Grandi folle invadono i parchi, vicini e lontani (Gorki, Ismailovo, Kolomenskoie, Tsaritsino, Pobiedi) e non esitano a tuffarsi nei laghetti e nelle fontane. Ma la zona preferita dei moscoviti sembrano le Colline dei Passeri (o di Lenin), lungo l’argine erboso di un’ansa della Moscova: qui si può vedere di tutto, dalla gente che arrostisce gli spiedini a quella che spazzola il cane, dal pescatore arrivato con la Zhiguli a gruppi di audaci che, nonostante i divieti, si tuffano nelle sporche e melmose acque del fiume mentre passano i Bateaux Mouches. Anche i nuovi ricchi hanno deciso quest’anno di prendere il fresco, su una delle spiagge lungo la Moscova, nella periferia nord della capitale, dove hanno appena concluso la loro prima versione estiva del ‘Billionarie Fair’, la fiera dei miliardari.