Il caldo anomalo ha fatto quasi 500 morti in Canada. Temperature record, a cui i canadesi non sono assolutamente abituati, hanno provocato morti improvvise. Quindi malori.
Non solo, il paese simbolo di questa caluda, il villaggio di Lytton, ha preso fuoco dopo aver sfiorato i 50 gradi. Il paese è stato sgomberato alla bell’e meglio: gli abitanti sono fuggiti senza nemmeno avere il tempo di raccogliere le proprie cose da casa.
Almeno 486 morti improvvise sono state segnalate in cinque giorni durante l’ondata di caldo senza precedenti in Canada. I decessi si sono verificati nella Columbia Britannica, pari a un incremento del 195% rispetto alla media del periodo. Lo riporta il capo medico legale della provincia del Canada occidentale, citato dal Guardian, suggerendo che più di 300 decessi potrebbero essere attribuiti al caldo.
“Anche se è troppo presto per dire con certezza quanti di questi decessi siano legati al caldo, si ritiene probabile che il significativo aumento dei decessi segnalati sia attribuibile al clima estremo che la Columbia britannica ha sperimentato e che continua ad avere un impatto su molte parti della nostra provincia”, ha affermato il capo medico legale, Lisa Lapointe, in una nota.
I residenti di Lytton, la cittadina canadese che nei giorni scorsi ha registrato la temperatura più alta della storia del Paese (49.6°C) sono stati costretti ad evacuare a causa di un incendio.
Le fiamme si sono diffuse in solo 15 minuti costringendo molti a lasciare le loro case senza portare nulla con se’. “L’intera città è in fiamme”, ha detto il primo cittadino Jan Polderman a Cbc News parlando di fiamme alte più di un metro. Il vento forte, fino a 71 km, e il clima caldo e secco hanno peggiorato la situazione.
Gli abitanti sono stati dirottati nelle comunità vicine dove sono allestiti centri di accoglienza, mentre il British Columbia Wildfire Service sta spostando uomini e mezzi sul posto per rispondere al fuoco.