RIO DE JANEIRO – Torte di carne. Umana. Sarebbe stato questo l’ingrediente “segreto” di un trio di “cuochi-cannibali“ incastrati dalla polizia brasiliana. Jorge Silveira, 50 anni, la moglie Isobel, di 51 anni, e l’amante di lui, Bruna da Silva, di 25 anni, sono stati arrestati con l’accusa di aver ucciso, fatto a pezzi e cucinato nelle torte nove persone.
Poi i tre vendevano ai vicini di casa le torte e i pasticcini. I tre avrebbero anche fatto mangiare alla figlia di una vittima, una bambina di cinque anni, carne umana come parte di un “rituale di purificazione“.
Silveira, Isobel e Silva avrebbero fatto parte, secondo l’accusa, di una setta che persegue la “purificazione” per “ridurre la popolazione mondiale”.
Gli agenti hanno trovato i resti di due delle vittime, Giselly da Silva, di 31 anni, e Alexandra Falcao, di 20 anni, sotterrati in giardino. I tre avrebbero confessato alla polizia sette degli omicidi.
Il caso, come sottolinea il Mirror, ricorda la vicenda del barbiere assassino Sweeney Todd, nell’Inghilterra vittoriana, raccontato dal film di Tim Burton, con Johnny Depp, nel 2007.