ROMA – La “fine del mondo” è vicina? Secondo Nora Roth, una programmatrice informatica fondamentalista cristiana, il 31 dicembre 2016 potrebbe essere l’ultimo giorno di vita sulla Terra. Anzi, per essere precisi il Capodanno 2017 sarebbe solo l’inizio dell’Apocalisse, dato che da quel momento partirebbe un conto alla rovescia di circa tre settimane per l’estinzione della specie umana.
Secondo la Roth, tutto è questo è scritto addirittura nella Bibbia, che anticipa la nuova venuta di Gesù Cristo tra i terrestri. La teoria è stata rivelata dalla stessa studiosa nel suo sito web personale, The Mark of the Beast Explained, che sarebbe riuscita a decifrare vocaboli e calcoli complessi contenuti nella Bibbia.
Spiega il sito Supereva, che ha tradotto l’articolo originale del Daily Express:
Nel libro sacro infatti sarebbe nascosta una profezia legata al numero 7 e dal significato oscuro. Secondo la Roth il 7 è il numero simbolico associato al Giubileo e, poiché questa ricorrenza si è svolta quest’anno, la fine del mondo arriverà alla Vigilia di Capodanno. La studiosa ha comunque specificato, a scanso di equivoci, che anche il creatore della profezia, Matteo, ha sottolineato come nessuno conosce la vera data dell’Apocalisse, ma che ci sono buone probabilità che si verifichi all’inizio del 2017.
Il sito La Luce di Maria invita però a essere cauti:
l discorso escatologico di Cristo non vuole descrivere i fenomeni fisici o gli eventi terminali che sigleranno la fine del mondo, anche se in apparenza le immagini usate sembrano inclinare in questa linea.
In realtà, si tratta di simboli desunti da una letteratura popolare nel giudaismo di quei secoli, presente anche nella Bibbia col libro di Daniele, e denominata “apocalittica”. Il termine di genesi greca designa una “rivelazione” (si pensi all’Apocalisse di Giovanni): essa ha come meta l’apertura simbolica del sipario sul destino ultimo dell’essere e dell’esistere. Proprio perché essa si affaccia su un ignoto tenebroso, questa letteratura ama segni, visioni, scene che recano impresse sensazioni di terrore o di indecifrabilità.