Cardinali e pedofilia. Il vescovo di Schoenborn, amico di Ratzinger, attacca Sodano: “Insabbiò”

Il cardinale Angelo Sodano

Cominciano a volare gli stracci ai piani alti del Vaticano, l’elemento scatenante è lo scandalo dei preti pedofili ma appare chiaro che sia in atto un regolamento di conti rea le varie cordate vestite di porpora che si contendono potere e forse anche lucrosi affari dietro le mura che proteggono il capo della Chiesa cattolica.

Non si era mai visto un attacco pubblico di questa violenza. L’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenborn, ha accusato, facendo nome e cognome, l’ex segretario di Stato vaticano Angelo Sodano, di aver offeso le vittime degli abusi sessuali, definendo la vicenda “un chiacchericcio” e lo ha rimproverato di aver insabbiato a suo tempo l’inchiesta sugli atti di pedofilia compiuti dall’allora capo della diocesi viennese, Hans Hermann Groer. Il porporato, allievo e amico di papa Ratzinger, ha parlato durante un incontro informale con rappresentanti dei media austriaci, di cui riferisce l’agenzia Kathpress, rilanciata dalla agenzia di stampa americana AP.

Secondo Schoenborn inoltre l’attuale Papa, Joseph Ratzinger, allora responsabile della Congregazione per la Dottrina della Fede, avrebbe immediatamente chiesto la creazione di una commissione di inchiesta sugli abusi sessuali di cui era stato accusato Groer, ma parte della curia vaticana,  che Schoenborn ha definito “l’ala diplomatica”, avrebbe impedito il processo.

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