TRIPOLI – «Ci sono ancora diversi carri armati in strada e sono ricominciati i bombardamenti in varie città della Libia. Il governo libico continua a inviare squadre di soldati che manganellano i civili entrando all’interno delle abitazioni».
Questa è la cronaca degli eventi libici raccontata dal presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Comai) Foad Aodi, che è in costante contatto, da Roma, con alcuni testimoni in Libia.
«Muammar Gheddafi ha dato ordini ai propri militari di reclutare, attraverso un elenco di 400 persone, alcuni civili da armare, affinchè possano aiutare il governo a reprimere la rivolta», spiega Foad Aodi.