WASHINGTON – La Casa Bianca è under construction. Nei giardini della residenza presidenziale si scorge un enorme lavoro di scavo ed è subito incetta di pronostici e battute. A pochi passi dalla famosa Stanza ovale, gli operai stanno scavando un buco che ha tutta l’aria di essere un nuovo nascondiglio per il presidente e i suoi collaboratori. Anche perché la posizione strategica consentirebbe un collegamento con altri due locali sensibili: la cossiddetta “situation room” e il bunker in grado di resistere alle armi non convenzionali, atomiche comprese.
La costruzione di un bunker allargato, consentirebbe infatti alle autorità di evitare un’evacuazione forzata verso altri siti di sicurezza, in grado di contenere un gran numero di persone. Un altro grande bunker è stato preparato nel ventre di una montagna a Bluemont, in Virginia. Altri sono top secret. Dunque, i nuovi lavori hanno suscitato l’interesse della stampa che in questi mesi ha cercato di saperne di più, ottenendo risposte sempre evasive. Dopo una lunga lista di no comment e fumosi “motivi di sicurezza” l’ipotesi bunker si fa sempre più certa.
Il mistero tuttavia permane, anche perché la Casa Bianca gode già di un piano di sicurezza blindatissimo. Agenti in divisa garantiscono la sorveglianza esterna, nel parco vigilano sensori e telecamente e sui tetti sono pronti ad entrare in azione cecchini e uomini muniti di lanciamissili anti-aerei. Il tutto super protetto dallo scudo del Secret Service.
