
SAN PAOLO (BRASILE) – Catarina Migliorini, la 21enne brasiliana che mise la sua verginità all’asta per 780mila dollari, racconta di essere ancora vergine e accusa il produttore cinematografico Justin Sisely, che organizzò lo show televisivo.
“Sono solo una vittima – dice la Migliorini all’Huffington Post -. Sono stata ingannata da Sisely. Sono convinta che lui abbia tentato di truffare me e altre persone”.
Sisely stava girando un documentario dal titolo “Virgins Wanted” sulla vita della Migliorini e di Alex Stepanov, il giovane anch’egli in lizza per vendere la sua verginità.
Un milionario giapponese 53enne, che si presentò come “Natsu”, aveva lanciato l’offerta vincente per Catarina. Ma quando lei si presentò in un ristorante a Sydney, per incontrarlo, lei fece notare che l’uomo non corrispondeva alla descrizione che Sisely aveva fatto alla ragazza. E non ebbe rapporti sessuali.
Catarina Migliorini inoltre accusa Sisely di averle dato il denaro promesso. Ma Sisely replica: “Abbiamo il filmato che prova il contrario”. E aggiunge di aver rotto il contratto da attrice che aveva firmato con lei.
Sisely, nel maggio del 2010, annunciò l’intenzione di girare il documentario, e aggiunse che le riprese si sarebbero concluse con entrambi i protagonisti, uomo e donna vergini, che avevano rapporti sessuali con i loro partner. La Migliorini, però, replica che in realtà questo dettaglio non è scritto da nessuna parte: “Justin mi fece credere che si trattava di un documentario serio che parlava di giovani vergini e mi disse che alla fine del documentario c’era soltanto la possibilità di un’asta”.
Sisely e la Migliorini si incontrarono a Bali e l’asta fu annunciata pubblicamente. “Ho accettato di andare avanti – riprende Catarina – perché Justin mi disse che sarebbe stata la via migliore per attirare l’attenzione dei media sul progetto”.
La Migliorini avrebbe dovuto ricevere il 20% dei ricavi del documentario e tutti i soldi dell’asta ma, protesta Catarina, “niente di tutto questo è accaduto”.
