BRASILIA – Tutto e' pronto a Brasilia per l'ultimo atto del caso Cesare Battisti, che andra' in scena domani a partire dalle 14 (le 19 in Italia): la Corte Suprema brasiliana decidera' probabilmente in un solo pomeriggio il destino dell'ex terrorista rosso, condannato all'ergastolo in Italia. La previsione e' incerta, ma i legali di Battisti ritengono che il loro assistito verra' scarcerato dai giudici per cinque voti a quattro. Battisti gia' detiene probabilmente il record mondiale di prigione preventiva: mancano infatti 10 giorni ai suoi quattro anni e tre mesi di detenzione nel penitenziario della Papuda a Brasilia.
Il Supremo Tribunale Federale (Stf) e' chiamato a decidere in udienza plenaria se la decisione presa dall'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva lo scorso 31 dicembre, ultimo giorno del suo mandato, di negare l'estradizione di Battisti in Italia, vada d'accordo con il trattato di estradizione italo-brasiliano firmato a Roma nel 1989.
''La nostra tesi e' che l'argomento del presidente Lula superi i limiti del trattato di estradizione – ha detto all'ANSA un portavoce di Nabor Bulhoes, il legale che difende gli interessi del governo italiano -. Questa e' la difesa dell'Italia. Lula ha utilizzato argomenti, per esempio la supposizione che Battisti sarebbe perseguitato in Italia, che sono gia' stati cassati dal Stf col parere espresso nel 2009, favorevole all'estradizione del reo''.
''Quello che e' in discussione non e' l'estradizione di Battisti ma la preservazione di un atto di sovranita' dello Stato brasiliano'', gli ha risposto dalle pagine del Correio Braziliense l'avvocato di Battisti, Luis Roberto Barroso.
Battisti sta trascorrendo l'agitata vigilia del verdetto ''ottimista e tranquillo'', secondo quanto riferito all'ANSA da Maria Luiza Fontenelle, a capo del gruppo di appoggio a Battisti che oggi ha inscenato una manifestazione davanti all'ambasciata italiana a Brasilia. La ex sindaco di Fortaleza ha visitato ieri in carcere l'ex militante dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) accompagnata dal senatore Eduardo Suplicy che si e' fatto latore di un messaggio al giudice relatore del caso, Gilmar Mendes: ''Gli ho suggerito di invitare Battisti ad essere presente domani nella plenaria del Stf: una cosa che considero molto importante per il processo''.
Battisti e' detenuto in Brasile dal 18 marzo 2007. Domani sera il giudice relatore Mendes puo' decidere di scarcerarlo immediatamente o di consegnarlo alle autorita' italiane. Nel caso fosse liberato, l'iter burocratico potrebbe farlo uscire dalla Papuda uno o due giorni dopo la sentenza.
''Ho speranza che la Corte Suprema decida per la conferma dell'estradizione in Italia di Battisti – ha detto all'ANSA Walter Fanganiello Maierovitch, massimo esperto della giurisprudenza brasiliana e presidente della Fondazione Falcone in Brasile -. Lula doveva prendere una decisione politica ma invece ha ripetuto quella giuridica dell'ex ministro della Giustizia Tarso Genro, gia' bocciata dal Stf. Domani prevedo un quadro drammatico per la riunione degli 11 giudici in plenaria: se avra' la meglio la scelta di scarcerarlo si potra' dire che questo mio Brasile e' un paese per scherzo''.
