Minatori intrappolati in Cile. Spunta piano B, accorcerebbe i tempi di salvataggio di due mesi

Non possono aspettare fino Natale. Per salvare i 33 minatori intrappolati in Cile un ingegnere ha proposto di allargare il passaggio realizzato per far arrivare una sonda fino agli operai a 700 metri sottoterra, usando una scavatrice dal diametro più grande. Uno scavo di questo tipo avrebbe tempi più brevi, di circa due mesi.

Il piano B verrà valutato in queste ore dal ministro dell’Estrazione mineraria Laurence Golborne: “Stiamo valutando tutte le opzioni possibili – spiega – Se è possibile accelerare il procedimento, ben venga. Ma dobbiamo essere cauti”.

Per il momento l’unico piano di cui è prevista l’attivazione è dunque quello di Andre Sougarret, il responsabile per le operazioni, che prenderà il via lunedì 30 agostocon le trivellazioni. La scavatrice australiana entro quattro mesi dovrebbe completare la galleria. Quindi per ora la data ufficiale per salvare i minatori rimane Natale. Nessuno però sà quanti di loro fra quattro mesi sopravviveranno.

che ha precisato che “la condotta che va al rifugio, dove si trovano i minatori, scenderà a 702 metri in linea retta” e ha confermato che per la perforazione saranno necessari dai tre ai quattro mesi 4. Il pozzo, di 66 centimetri di diametro, dovrà permettere di far uscire 33 minatori, bloccati da 23 giorni dopo una frana avvenuta lo scorso 5 agosto nella miniera d’oro e di rame di San José, che si trova a 800 chilometri da Santiago.

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