Nove persone sono state giustiziate in Cina per le violenze etniche di luglio nella provincia occidentale dello Xinjiang.
Lo hanno riferito i media locali. «Il primo gruppo di nove persone condannate a morte è stato giustiziato dopo il via libera della Corte Suprema», ha riferito il portavoce del governo locale, Hou Hanmin. Non è dato sapere quando sono state eseguite le condanne. Da quanto si è appreso otto dei nove giustiziati erano uiguri e uno di etnia han.
Le violenze furono innescate dal linciaggio di due giovani uiguri avvenuto in giugno in una fabbrica della provincia del Guangdong. L’incidente innescò le proteste degli uiguri a Urumqi, la capitale dello Xinjiang, poi sfociate nelle violenze nelle quali, secondo il bilancio ufficiale, sono state uccise 197 persone.
Gli uiguri sono una minoranza etnica appartenente a una popolazione turcofona e di religione musulmana originaria della regione autonoma. I condannati a morte per gli scontri sono 21.
