SHANGHAI, 18 NOV – Ai Weiwei, l'artista e dissidente cinese tenuto agli arresti per quasi tre mesi e poi condannato a pagare 15 milioni di yuan (oltre un milione e mezzo di euro) per evasione fiscale, sarebbe ora anche indagato per pornografia. Lo riferisce lo stesso Ai Wei Wei. ''Ieri la polizia ha fermato il mio assistente – ha dichiarato l'artista cinese a fonti di stampa locale – lo hanno portato alla stazione di polizia e lo hanno interrogato. Gli hanno detto chiaramente che c'e' in corso un'altra indagine su di me questa volta per pornografia''.
Sembra che le nuove accuse rivolte al dissidente riguardino delle foto apparse online in passato che lo ritraevano nudo con delle donne. In realta' gia' al tempo del suo arresto, la scorsa primavera, si era parlato anche di accuse per pornografia, ma lo stesso Ai Weiwei non le aveva prese sul serio. ''Quando mi arrestarono – ha dichiarato l'architetto co-disegnatore dello stadio olimpico di Pechino, il Nido d'Uccello – mi accennarono a delle foto di nudo, ma io mi misi a ridere, rispondendo che la semplice nudita' non e' pornografia''. Al momento, tuttavia non ci sono conferme ufficiali su questa nuova indagine.