Cina: nono caso di suicidio alla Foxconn, la fabbrica dove si assemblano prodotti Apple

Ancora un caso di suicidio in Cina nella fabbrica Foxconn dove si assemblano prodotti Apple. Il nono in ordine di tempo. Ma il conteggio avrebbe potuto essere più salato e arrivare a undici morti, se due persone non fossero sopravvissute dopo il tentato suicidio. Questa volta a togliersi la vita è un ingegnere, Nan Gang, accusato di avere «rubato» un prototipo di iPhone. L’uomo sarebbe stato sottoposto a forti pressioni psicologiche che avrebbero, secondo i media americani, spinto il dipendente al tragico gesto.

La Foxconn, oltre 300 mila dipendenti, produce i sogni tecnolgici dell’occidente. Le sue attività sono per la maggior parte ubicate in un gigantesco complesso a Shenzhen, nella Cina meridionale, dove realizza per conto della Apple alcuni dei prodotti più diffusi: iPod, Mac mini e l’ultimo trovato della tecnologia targata mela, l’iPad.

Già da tempo esiste il sospetto che nella società cinese non vengano rispettati gli standard lavorativi. Nel 2006 la Apple aveva avviato un’indagine, senza però giungere ad alcuna conclusione, ma aveva denunciato una situazione di sfruttamento: eccesso di ore lavorate dai suoi dipendenti e l’identificazione di alcuni dormitori giudicati, per le condizioni in cui versano, “non vivibili”. La questione era rimasta sospesa e, nel caso di mancato rispetto del codice di condotta, aleggiava la minaccia di abbandono da parte delle aziende partner.

Dopo le morti a catena degli ultimi mesi hanno iniziato però a circolare con molta più insistenza voci riguardanti un trattamento disumano per i dipendenti. Un reporter del quotidiano locale Southern Weekly si è infiltrato all’interno dell’azienda, fingendo di essere un operaio e ha poi diffuso un video (la cui origine è discussa) in cui emergono particolari raccapriccianti sul trattamento dei dipendenti e persino torture fisiche ai danni dei più indisciplinati.

Foxconn dal canto suo nega tutto. Per ovviare ad eventuali altre indagini ha messo a disposizione uno staff medico per i dipendenti a disagio e allestito un Employee Care Center. Ha perfino inviato alcuni monaci buddisti per confortare i lavoratori.

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Robertar