Avrebbe organizzato un club di scambisti a Nanchino, oltre ad almeno una trentina di festini a luci rosse, di cui la metà circa a casa sua. Con questa accusa il tribunale distrettuale di Qinhuai a Nanchino ha condannato a tre anni e mezzo di carcere il professore unioversitario Ma Yaohai.
Insieme a lui sono finite in carcere altre 18 persone, tutte accusate di aver partecipato a questi incontri per scambisti organizzati dal professo reattraverso un sito internet.
Yaohai aveva ammesso dinanzi al tribunale di essere l’ideatore del sito web, ma ha negato l’accusa di “licenziosità di gruppo”, giustificandosi con il fatto che lui aveva solo creato una piattaforma telematica sulla quale persone adulte si conoscevano.
Quello che facevano dopo, ha detto alla corte, non era colpa sua. Secondo l’accusa, invece, lo stesso professore avrebbe organizzato incontri piccanti dal 2007 al 2009 anche nel suo appartamento.
Il professore ha raccontato ai giudici di aver iniziato la chat room, che contava oltre 200 iscritti, solo dopo le delusioni avuti da due divorzi e la difficoltà di trovare una compagna. Per questo si era deciso a creare un luogo virtuale che facilitasse gli incontri tra adulti.
Yaohai si è anche giustificato dicendo che sia a Pechino che a Shanghai ci sono molti club per scambisti e che lui non era neanche a conoscenza dell’esistenza di questo reato nel codice penale cinese. L’accusa ha imputato a Ma l’organizzazione di almeno 35 festini a luci rosse, 14 dei quali a casa sua.
