Cina: dissidente Gao rinchiuso in carcere Xinjiang

SHANGHAI – E' stato imprigionato nella lontana provincia occidentale del Xinjiang l'avvocato cinese Lao Zhisheng, 47 anni, cristiano, difensore di dissidenti e religiosi perseguitati. Di lui si erano perse le tracce dalla primavera 2010. Lo hanno reso noto stamani suo fratello e una associazione di difesa dei diritti umani.

Gao era stato condannato a tre anni nel 2006 per sovversione, condanna commutata in 5 anni di libertà vigilata. In questo periodo era stato più volte arrestato. Nel marzo del 2010 era sparito, inviato probabilmente in una località segreta in regime di "residenza sorvegliata". A dicembre del 2011, alla scadenza dei 5 anni di libertà vigilata, un tribunale di Pechino aveva deciso che doveva scontare la condanna a 3 anni, poiché aveva "violato ripetutamente" le condizioni della "prova".

"Ho ricevuto la lettera con la decisione questa mattina – ha detto il fratello Gao Zhiyi -. Dice che Gao Zhisheng è nella prigione di Shaya nello Xinjiang". Il documento viene da un tribunale di Pechino, ha aggiunto il fratello. Per il responsabile della ong per i diritti umani China Aid, con base in Texas, Bob Fu, "il governo cinese può utilizzare questa prigione lontana per impedire alla gente che si preoccupa per lui di fargli visita".

Gli Sati Uniti, L'Ue e diversi responsabili per i diritti umani dell'Onu hanno chiesto la liberazione del dissidente.

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