PECHINO ā Attivisti per i diritti umani hanno affermato che il 27 aprile lā avvocato cieco Chen Guangcheng eā riuscito a fuggire dalla sua abitazione nella provincia dello Shandong, eludendo la sorveglianza di decine di poliziotti che da oltre un anno gli impedivano di uscire, tenendolo di fatto agli arresti domiciliari. Secondo voci diffuse su Internet, Chen avrebbe raggiunto lāambasciata Usa a Pechino. Altri messaggi sul web rete affermano che la casa della famiglia dellāattivista eā circondata da auto della polizia.
Eā giallo sulla sorte dellā attivista cieco Chen Guangcheng, fuggito dalla sua abitazione nel nordest della Cina dove si trovava agli arresti domiciliari. La notizia della fuga di Chen, un avvocato autodidatta che si eā battuto contro gli aborti forzati e ha trascorso piuā di quattro anni in prigione, eā stata data da altri attivisti tra cui He Peirong, una dissidente basata a Nanchino, che hanno sostenuto che Chen si trova ora āin un luogo relativamente sicuroā. Secondo voci non confermate che si sono diffuse su Internet il dissidente sarebbe nellā Ambasciata americana di Pechino, che non ha neā confermato neā smentito la notizia.
Ma nessuna attivitaā inusuale eā stata rilevata oggi nei pressi dellā Ambasciata e i responsabili dellā ufficio stampa non rispondono alle telefonate. Secondo altri dissidenti la āfugaā di Chen sarebbe avvenuta cinque giorni fa ma nessuno di loro sembra sapere dove si trovi attualmente. Altre voci affermano che la stessa He Peirong sarebbe stata arrestata a Nanchino e che Chen sarebbe stato catturato. In teoria Chen sarebbe un libero cittaidno dal 2010, quando eā stato rilasciato dopo aver scontato una condanna a quattro anni e tre mesi di prigione.
Da allora eā stato peroā sottoposto con tutta la sua famiglia agli arresti domiciliari di fatto nella sua abitazione in un villaggio dello Shandong, nella Cina orientale: si tratta di una misura illegale ma alla quale la polizia cinese ricorre spesso quando ha a che fare con i dissidenti. Nella stessa situazione si trova da quasi due anni Liu Xia, la moglie del premio Nobel per la pace e detenuto politico Liu Xiaobo, che rinchiusa nella propria abitazione e isolata dal resto del mondo pur non essendo stata accusata di alcun reato. Lā attivista Cao Yaxue ha scritto su Twitter di essere entrato in contatto con la famiglia di Chen, che ha denunciato di essere stata minacciata dalla polizia. Un cugino dellā attivista avrebbe cercato di reagire e potrebbe essere stato arrestato. Le autoritaā locali sono āfurioseā per la scomparsa di Chen.