Sedici i dispersi e 275 mila le persone evacuate in 10 province e municipalità dallo scorso 5 maggio, mentre si teme che i bilanci possano aumentare poiché nei prossimi giorni non é previsto un miglioramento meteorologico.
Secondo i meteorologi cinesi, questo tempo è inusuale per la stagione e nel prossimo fine settimana la parte meridionale del paese, già colpita dal maltempo, subirà pesanti piogge e temporali che aumenteranno il rischio di inondazioni. Un fronte di freddo interesserà invece il nord, portando nella Mongolia interna e in alcune zone della Cina occidentale le temperature intorno allo zero.
Molti i fiumi in piena che hanno reso impraticabili molte strade, distrutto almeno quattro ponti della provincia dello Hunan e isolato diverse città. Solo nella città di Xupu, nella provincia dello Shanxi, sono rimaste isolate 8 mila persone. Le risorse d’acqua, l’elettricità e le comunicazioni telefoniche risultano seriamente danneggiate a causa delle piogge e delle inondazioni. Molti i sottopassaggi e i binari allagati.
Secondo il governo locale, tali condizioni meteo non si registravano dal 1984. Dal 7 maggio scorso in tre volte, a Canton (Guangzhou), la capitale del Guangdond, è caduto più di un quarto della pioggia che normalmente cade in un anno.