Dopo quella da oltre cento chilometri, una nuova max coda bloccata le strade cinesi. Questa volta il maxi-ingorgo è sull’autostrada 110 che collega Pechino alla provincia della Mongolia Interna, nel nord del Paese.
Secondo il quotidiano China Daily la nuova coda è lunga 30 km. A detta dei responsabili cinesi, le code si formano a causa dei lavori di rinnovamento in corso sull’autostrada, che proseguiranno almeno fino alla fine di settembre. Gli autisti dei camion bloccati nelle code attribuiscono invece l’improvviso aumento del gia’ intenso traffico sull’autostrada 110 al boom del trasporto di carbone dalla Mongolia Interna alla capitale.
Il boom è nato dopo la chiusura forzata di una serie di miniere illegali nella provincia dello Shanxi, più vicina a Pechino, ritenute troppo pericolose. Anche molte delle miniere che dalla Mongolia inviano oggi il loro carbone a Pechino sono illegali, secondo le testimonianze dei camionisti. Le miniere di carbone cinese sono spesso gestite da imprenditori improvvisati che trascurano le piu’ elementari misure di sicurezza. Ogni anno migliaia di minatori perdono la vita in incidenti sul lavoro provocati da frane, esplosioni o inondazioni.
