In Cina miniera brucia da 49 anni, si cerca di spegnere il fuoco dal 1961

Le autorità cinesi stanno cercando nuovi strumenti per spegnere un incendio che brucia in una miniera di carbone, ininterrottamente da 49 anni. Lo scrive lo Shanghai Daily.

Era il 1961 quando il fuoco è divampato nel fondo della miniera Wuda nella regione autonomia della Mongolia Interna. L’area della miniera copre 35 chilometri quadrati e ha diverse caverne dove veniva estratto il carbone. Dopo quasi cinquant’anni, il fuoco brucia ancora in 16 grotte e crea non pochi problemi anche all’ambiente circostante.

Il fumo, infatti, ha rilasciato una grande quantità di solfuro, che ha causato anche delle piogge acide. Nel più imponente tentativo di spegnere le fiamme, la commissione nazionale sviluppo e riforme ha cominciato lo scorso mese a pompare fango e schiuma per abbassare la temperatura e si sta cercando di sigillare le caverne per far mancare l’ossigeno necessario alla combustione.

Nell’agosto del 2008 il governo locale ha annunciato che l’incendio era stato estinto, ma i fatti hanno dimostrato il contrario. Secondo alcuni tecnici intervistati dal Beijing News, più dell’85% della superficie dell’area della miniera e il suo panorama è stato distrutto dal progetto di spegnimento portato avanti dal 2006 al 2008. Moltissimi alberi nella zona sono morti e l’aria è permeata da un forte odore di biossido di zolfo. Secondo la proprietà della miniera, l’incendio ha provocato la perdita di più di 10 milioni di tonnellate di carbone e ha bloccato l’estrazione di oltre 100 milioni di tonnellate.

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