SHANGHAI, 21 OTT – Alla fine Yueyue non ce l’ha fatta. Nonostante oltre una settimana di terapia intensiva e le cure incessanti dei medici, il corpicino martoriato della bimba investita per due volte nell’indifferenza generale, ha ceduto. Troppo gravi le ferite, hanno detto i medici dell’ospedale del Guangdong dove la piccola di soli due anni era ricoverata dallo scorso 13 ottobre. Ferite gravi, profonde, soprattutto alla testa, che l’avevano portata ad un coma profondo dal quale non si e’ piu’ risvegliata.
La piccola si trovava nei pressi di un mercato a Fochan, nel Guangdong, quando e’ stata investita da un suv bianco. Scaraventata sulla strada non e’ stata soccorsa ed e’ stata nuovamente travolta da un’altra auto. Ma nessuno si e’ mosso a compassione. Sono passati ancora sei minuti e ben 18 passanti prima che una donna, vedendola sul selciato priva di sensi, la soccorresse e la portasse in ospedale. Ma troppo tardi.
Sono ora in molti a chiedersi se il ritardato intervento, se l’indifferenza dei passanti abbia o meno fatto la differenza, se la bimba avrebbe potuto salvarsi se qualcuno l’avesse soccorsa subito, senza perdere tempo. Forse, osserva qualcuno, si sarebbe potuto anche evitare il secondo investimento, quella seconda macchina che sopraggiunta ha provocato nuove lesioni a Yueyue, gia gravemente ferita.
Il video dell’incidente aveva gia’ suscitato sui giornali e sulla rete un grosso dibattito. Ora, dopo la notizia della morte, i siti sono stati invasi da commenti, recriminazioni, si parla dell’indifferenza della gente, di egoismo, ma soprattutto di dolore.
Un sito cinese di news e informazione, Shanghaiiist, ha persino aperto una pagina su Facebook dedicata a Yueyue dove tantissime persone stanno in queste ore postando commenti, ricordi e preghiere per la bambina. Stranieri soprattutto, visto che Facebook non e’ accessibile in Cina, a testimonianza del grande risalto che la storia sta avendo anche fuori i confini del paese.
La maggior parte delle frasi on line, specie sul sito Sina.weibo, il twitter cinese, sono per i genitori della bimba, messaggi di cordoglio e di vicinanza, specie per la madre, che la stampa locale oggi descrive come una donna distrutta, che giunta in ospedale oggi pomeriggio per dare l’ultimo saluto alla bimba e’ stata sopraffatta dal dolore. O, come ha detto qualcuno, anche dal rimorso.
I genitori di Yueyue, come tanti in Cina, sono lavoratori migranti, che per guadagnare i soldi necessari per vivere sono costretti ad allontanarsi dai loro paesi di origine, lasciando spesso i propri figli, anche piccoli, in balia di se stessi, o nei casi piu’ fortunati, affidati ad amici e parenti.
Secondo alcune stime fatte ad esempio proprio nella provincia del Guangdong, si e’ calcolato che lo scorso anno i figli dei lavoratori migranti sono stati coinvolti in piu’ di un terzo degli oltre 1000 incidenti che hanno riguardato bambini.
”I genitori che vanno a lavorare fuori non hanno tempo per stare con i propri figli – spiega Zeng Jinhua, direttore del centro di ricerca e sviluppo per i bambini e i giovani del Guangdong – e non possono permettersi baby sitter, per cui questi ragazzi crescono per strada e sono esposti a continui pericoli”. Intanto la famiglia della piccola scomparsa ha fatto sapere di non avere nulla a che fare con i commenti apparsi su Sina.weibo, a loro attribuiti.
Nei giorni scorsi sulla nota piattaforma cinese erano apparsi dei commenti di due utenti che si qualificavano come la madre e poi anche il padre di Yueyue che parlavano dell’accaduto. Oggi i due genitori della piccola hanno fatto sapere di non saperne nulla e di considerare anzi inaccettabile che qualcuno, speculando sul loro dolore, si sia spacciato per loro per commentare la vicenda come pure che il sito Sina.weibo abbia pubblicato la cosa senza fare le dovute verifiche.