SHANGHAI – Ventotto persone sono state arrestate a seguito di violenti scontri con la polizia a causa di questioni legate alle tasse nella provincia cinese dello Zhejiang. Lo riferisce lo Shanghai Daily.
Gli scontri hanno avuto inizio un paio di giorni fa, quando un commerciante di abbigliamento per bambini della citta' di Zhili, nel distretto di Wuxing, si e' rifiutato di pagare una tassa imposta dalle autorita' locali e ha spinto anche gli altri commercianti del posto a fare lo stesso.
Oltre 100 persone sono scese in piazza per protestare contro le autorita' locali che hanno imposto la tassa e hanno marciato dirigendosi verso il palazzo del governo locale. Molte persone hanno cominciato a lanciare sassi contro le vetrine e contro i semafori. Danneggiate una trentina di auto in sosta lungo la strada.
La protesta e' divenuta sempre piu' forte, coinvolgendo circa 600 persone. Secondo quanto fatto sapere dal governo del distretto, durante gli scontri diversi poliziotti e diversi funzionari sono rimasti feriti.
La folla ha anche attaccato un'auto che stava passando. Il guidatore, per cercare di evitare l'assalto, ha accelerato improvvisamente, investendo una decina di persone che sono rimaste ferite e portate in ospedale. Due sarebbero in gravi condizioni. La polizia e' intervenuta per bloccare la manifestazione, arrestando 28 persone che dovranno ora rispondere di accuse varie, tra cui danneggiamento, lesioni e disturbo dell'ordine pubblico.
Secondo quanto hanno affermato diversi utenti sul sito weibo.com, il twitter cinese, i commercianti locali sono stati costretti dal governo locale a pagare sempre nuove tasse e sono stati per questo portati all'esasperazione. Intanto il governo del distretto di Wuxing ha assicurato, attraverso una nota pubblicata sul suo sito internet, di stare facendo di tutto per riportare la calma e l'ordine, senza tuttavia fare cenno all'eventuale soluzione del problema delle tasse.