Cina, tragedia in miniera: sale a 104 il numero delle vittime

E’ salito alla cifra di 104 morti il bilancio delle vittime dell’esplosione di gas avvenuta nella notte tra venerdì e sabato in una miniera di carbone vicino la città di Hegang, nella provincia settentrionale cinese di Heilongjiang.

Dopo oltre 50 ore dall’esplosione, le squadre di soccorso continuano ancora a lavorare per salvare i minatori rimasti intrappolati sotto terra, che al momento della tragedia si trovavano a 500 metri di profondità.

All’appello mancano ancora 4 minatori.

Nella miniera c’erano 528 persone al lavoro, ma più di 400 sono riuscite a mettersi in salvo. Lo scoppio è stato così violento che ha scosso l’area circostante, facendo crollare alcuni edifici vicino all’imbocco. Alcuni dei sopravvissuti sono svenuti per qualche tempo.

In ospedale sono stati ricoverati 29 feriti, sei dei quali in gravi condizioni. Sul posto operano 156 soccorritori, per recuperare i minatori intrappolati. Il vicepremier Zhang Dejiang si è recato sul sito dell’incidente e il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao hanno dato istruzioni per le operazioni di soccorso. Un segnale della preoccupazione ufficiale per l’ultimo di una lunga serie di disastri minerari.

La miniera, di proprietà del gruppo pubblico Heilongjiang Longmay Mining, con sede a Harbin, capitale della provincia, è la prima impresa del settore del Nordest della Cina e produce 12 milioni di tonnellate di carbone all’anno. Gli incidenti sono frequenti nelle miniere cinesi, in particolare in quelle di carbone, dove oltre 3.200 operai sono morti lo scorso anno, secondo le statistiche ufficiali.

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Sandro