Cina: ucciso a bastonate dai genitori di bambini scomparsi, era innocente

Un uomo è stato ucciso nella Cina orientale da un gruppo di genitori dei bambini che lo sospettavano erroneamente di far parte di una banda di trafficanti di esseri umani. Lo afferma l’agenzia Nuova Cina, precisando che la tragedia è avvenuta davanti ad una scuola elementare a Yuhuan, nella provincia del Zhenjiang.

I genitori hanno aggredito a bastonate l’uomo e quattro suoi colleghi, che sono rimasti feriti, mentre distribuivano davanti ad una scuola elementare dei volantini che reclamizzavano un convegno sull’educazione.

Secondo quanto dichiarato da funzionari di polizia gli aggressori hanno agito sulla base di “voci” che si erano diffuse nella zona. La polizia non ha chiarito da quali fatti siano nate le voci che hanno provocato la tragedia. Il traffico di esseri umani, in genere donne e bambini, è ancora molto diffuso in Cina, alimentato dalla povertà, dalla politica di pianificazione familiare che impone alle coppie di aver un solo figlio e dalle crescenti disegueglianze sociali.

Secondo uno studio pubblicato nel 2001 dall’ Unicef, l’ agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, negli ultimi anni 250mila giovani donne e bambini sono stati vittime dei trafficanti. Il caso più clamoroso del quale si è venuti a conoscenza è venuto alla luce nella provincia meridionale del Guizhou, dove è stata scoperta una banda di trafficanti responsabili del rapimento di 200 bambini di età fra uno e sei anni.

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Sandro