TEL AVIV, 21 OTT – E' di una decina di feriti non gravi il bilancio di tafferugli scoppiati oggi in Cisgiordania in seguito a uno scontro fra coloni ebrei ultra' e contadini palestinesi impegnati a raccogliere olive. Lo riferisce Ynet, sito online del giornale israeliano Yediot Ahronot.
L'episodio – ultimo anello di una catena di fatti analoghi intervenuti in queste settimane a turbare la raccolta stagionale delle olive nella zona – e' avvenuto nei dintorni del villaggio arabo di Jalud, dopo che un gruppo di agricoltori, accompagnato da alcuni pacifisti (in maggioranza israeliani), si era messo al lavoro in un uliveto vicino ai recinti dell'insediamento ebraico di Esh Kodesh: su un terreno che i coloni pretendono di tenere off-limits per ''ragioni di sicurezza''.
Improvvisamente, secondo quanto sostenuto da fonti palestinesi, una squadraccia di ''giovani mascherati'' usciti dall'insediamento ha preso di mira con mazze e catene i presenti, alcuni dei quali hanno risposto lanciando pietre. Stando ai coloni, invece, ad attaccare sarebbero stati i palestinesi, ''spalleggiati da attivisti di sinistra e anarchici israeliani ed europei''.
Alla fine sono comunque intervenute unita' militari israeliane, che hanno disperso la gente a colpi di lacrimogeni e granate assordanti, ma hanno di fatto anche interrotto la raccolta. Secondo il bilancio riportato da Ynet, in totale sono rimasti contusi o leggermente feriti tre coloni, un militare e sei palestinesi (fra cui un bambino di 12 anni).