Cittadini britannici di origine asiatica assumono killer che secondo fonti dello stato del Punjab uccidono in India fino a 100 persone l’anno, a quanto riferisce la Bbc.
Le vittime vengono attratte con pretesti dove li attendono i killer, che per un omicidio non vengono pagati più di 500 sterline (circa l’equivalente in euro).
La polizia del Punjab ha respinto le accuse secondo cui è la corruzione rampante nello stato a consentire agli assassini ed ai loro mandanti di farla franca.
Scotland Yard è informata del problema, e il Foreign office ha reso noto che sei cittadini britannici sono spariti in India senza lasciar tracce.
Un membro dell’Assemblea Legislativa del Punjab, Jassi Khangura, ha dichiarato che la maggior parte degli assassinii avvengono nel Punjab, dove la corruzione o scappatoie burocratiche e legali consentono ai colpevoli di evitare quasi sempre i processi.
