NEW YORK – Un album ''inquietante''. Cosi' l'ex segretario di Stato Usa Condoleezza Rice ha definito oggi la collezione di foto che nel 2008 l'allora leader libico Muammar Gheddafi le mostro' quando arrivo' in visita a Tripoli: il soggetto di quei ritratti, era lei stessa.
''Pensai: 'Beh, questo e' davvero, devvero uno strano, strano momento del mio mandato da segretario di Stato''', ha detto la Rice in un'intervista televisiva sul suo libro di memorie 'No Higher Honor', che sara' pubblicato la settimana prossima.
Un album che poi e' stato ritrovato dai combattenti rivoluzionari nel compound di Gheddafi, dopo la sua fuga da Tripoli nell'agosto scorso.
Nella stessa occasione, Gheddafi fece anche ascoltare alla Rice una canzone composta per lei su richiesta dello stesso colonnello, dal titolo 'Fiore Nero nella Casa Bianca'. In qui momenti, ha confidato l'ex segretario di Stato, ''nella mia testa avevo pensieri come: 'Quanto ancora devo stare seduta qui? Quanto in fretta me ne posso andare?'''.
All'epoca della visita del 2008, Condoleezza Rice, per la quale Gheddafi aveva notoriamente 'un debole', divenne il funzionario Usa piu' alto in grado a visitare la Libia da quando l'allora vice-presidente Richard Nixon si reco' a Tripoli nel 1957. In quell'occasione, cenarono assieme e, secondo quanto scrisse all'epoca il Washington Post, quando Gheddafi la vide entrare ''la sua faccia si illumino'''. .