TEL AVIV – Accusata dalle autorita' polacche di aver cercato di prelevare indebitamente alcuni reperti dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, una coppia di israeliani ha oggi espresso pentimento per quello che ha poi definito ''un errore di valutazione''. L'arresto dei due israeliani aveva destato scalpore nei giorni scorsi in Israele, ma per volere delle autorita' polacche la loro identita' era rimasta segreta. La sorpresa e' stata grande quando si e' appreso che protagonisti della vicenda sono un ex ufficiale dell'esercito, Moty Posloshny (60), dirigente del municipio di Herzlya (Tel Aviv), e la moglie Dominique.
Entrambi erano giunti ad Auschwitz per ricordare i loro congiunti morti in quel lager. Alla stampa israeliana Posloshny ha detto di aver visto, durante la visita, ''una forchetta, un coltello e un coperchio abbandonati per terra, coperti di fango''. Con un gesto impulsivo li hanno messi nella borsa per custodirli in Israele: ma ai controlli dell'aeroporto di Cracovia gli oggetti sono stati scoperti. Dopo aver pagato una forte multa, i due hanno potuto lasciare la Polonia. ''Comprendo di aver sbagliato, chiedo scusa ai sopravvissuti alla Shoah se si sentono feriti dal nostro gesto'' ha detto Posloshny. Profondamente avvilito dalla vicenda, ha poi rassegnato le dimissioni dal municipio di Herzlya.