Corea del Nord, stampa denuncia: “10 mila lavorano allo sviluppo di missili”

SEUL – Sono circa 10.000 le persone, tra ingegneri, tecnici e semplici operai, che lavorano ai progetti di sviluppo dei missili in Corea del Nord, il triplo di quanti sono invece impegnati al Sud.

E' la stima riportata dal quotidiano Chosun Ilbo, in base a fonti militari sudcoreane secondo cui la divisione costruita ad hoc da Pyongyang gode anche di ''notevoli capacita' di ricerca''.

Il regime ha cominciato a occuparsi di vettori balistici a meta' degli anni '70, producendo Scud-B e Scud-C con gittata, rispettivamente di 300 e 500 km, sistemati a protezione dei confini nel 1980. I militari di Seul hanno quantificato in 3,1 miliardi di dollari le risorse spese dal Nord per sviluppo e sperimentazione di missili balistici a lungo raggio.

Il 'satellite' che Pyongyang prevede di lanciare tra il 12 e il 16 aprile, nell'ambito delle celebrazioni del 15 aprile in onore dei 100 anni della nascita del 'presidente eterno' Kim Il-sung, potrebbe costare 850 milioni di dollari, sufficienti ad alimentare 19 milioni di persone per un anno, quasi l'intera popolazione nordcoreana di 24 milioni.

I militari della Corea del Sud valutano che ancora piu' risorse sono state utilizzate per la formazione di specialisti. Al contrario, Seul ha circa 2.000 esperti in sistemi di propulsione dei razzo nei settori civile e pubblico, escludendo il settore militari, alcuni dei quali sono circa 200 presso il Korea Aerospace Research Institute (Kari). Includendo tutto il personale militare, la capacita' totale di ricerca sui missili in Corea del Sud non supera le 3.000 unita'.

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