Corea del Sud. Docenti ‘bocciati’: corsi di preparazione se vogliono mantenere il lavoro

Sono oltre mille gli insegnanti sudcoreani che presto dovranno andare a ripetizione, dopo la ‘bocciatura’ rimediata a seguito di un sondaggio sull’operato del corpo docente nazionale svolto dalle scuole elementari fino alle superiori. Secondo i dati diffusi oggi a Seul dal ministero dell’Istruzione, 1.056 insegnanti su un totale di 358.090, pari allo 0,28%, si sono classificati nei due ranghi più bassi della speciale graduatoria di cinque livelli, facendo scattare dal mese prossimo l’obbligo di frequenza a corsi di aggiornamento, più o meno intensivi a seconda dei singoli casi.

L’inedita iniziativa per dare i voti al personale docente era stata varata per la prima volta quest’anno dal ministero dell’Istruzione, che ha chiesto a studenti, parenti e colleghi degli stessi insegnanti di giudicare l’operato di professori e dirigenti degli istituti scolastici. Tra i casi scelti per la ‘rieducazione’ sul lungo periodo figurano quelli di 120 insegnanti e 16 tra presidi e vice presidi, che saranno tenuti a frequentare corsi della durata di sei mesi, quattro durante il semestre scolastico e altri due nelle vacanze. Per gli altri 920 docenti valutati in maniera meno grave, invece, è prevista la frequenza di un corso di aggiornamento della durata di 60 ore complessive durante le vacanze.

Le ‘ripetizioni’ ministeriali non saranno una pura formalità: i soggetti che anche il prossimo anno finiranno all’ultimo posto della graduatoria non potranno insegnare, e saranno invece inseriti in speciali gruppi di recupero per tutta la durata dei corsi. Per 500 insegnanti promossi a pieni voti, spiegano i responsabili del ministero, come premio è prevista la possibilità di usufruire di un anno sabbatico a fini di ricerca o di partecipare alla revisione dei curricula didattici.

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